Francesca Rosa

La nascita di un bimbo/a è un evento che porta con sé innumerevoli cambiamenti nella vita dei genitori; quasi un punto di rottura con tutto quello che è stato vissuto prima. E’ ben nota l’espressione quando nasce un bambino, nasce anche una mamma … e un papà! 

E’ uno stravolgimento emotivo, relazionale, psichico, fisico. Si provano nuove emozioni o quelle che conosciamo bene si amplificano; gli equilibri cambiano, si ricoprono nuovi ruoli sociali, relazionali. Anche il corpo della donna continua a cambiare anche se rispetto alla gravidanza, i cambiamenti sono meno visibili, almeno esternamente. 

assorbenza post parto

Il post parto – il corpo in continuo cambiamento 

Il puerperio o post parto è quel periodo di tempo di circa 40 giorni, che inizia subito dopo il secondamento (nascita della placenta) e termina con il ritorno dell’apparato genitale alle condizioni pre-gravidiche. 

In questo periodo il corpo inizia il suo rapido, ma allo stesso tempo lento ed inesorabile cambiamento. Gli ormoni della gravidanza (estrogeni e progesterone) crollano immediatamente dopo il parto lasciando spazio a quelli dell’allattamento (prolattina, ossitocina). Le ossa del bacino si riavvicinano e la postura cambia – da anteroversione (bacino in avanti) a retroversione. 

A causa di questo brusco abbassamento ormonale gli organi iniziano a tornare al loro posto. L’utero, in particolare modo, si contrae ( grazie alla presenza di ossitocina che determina le contrazioni) riacquistando poco a poco le sue dimensioni originarie. Il tono muscolare è più basso, i legamenti sono più labili per la presenza ancora della relaxina. Il perineo, che è stato sottoposto a pressioni e stiramenti, potrebbe avere cicatrici. Potrebbe esserci secchezza vaginale, ed è presente (la) diastasi addominale (separazione dei muscoli dei retti dell’addome). 

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Tutti cambiamenti difficilmente percepibili all’esterno – il mondo tendenzialmente si preoccupa se la neomamma abbia o meno ancora la pancia – ma che una donna vive con più o meno consapevolezza. 

Proprio per questo e’ molto importante ricordare che, insieme ai cambiamenti fisici, di pari passo ne abbiamo anche altri di tipo emozionale, che, richiedono una particolare attenzione sopratutto da parte delle persone che sono accanto alla donna in questo momento tanto speciale quanto delicato.

In seguito infatti a questa cascata ormonale, si puo’ anche presentare un cambio del tono dell’umore, con senso di tristezza, malessere generale o stati d’ansia.

Tutti questi cambiamenti ( che siano essi fisici o emozianali ) fanno parte del cammino che accompagna la donna all’essere madre, un processo che parte dal preconcepimento e prosegue per tutta la vita.

Le lochiazioni post parto 

I fisiologici sanguinamenti vaginali del puerperio vengono chiamati lochiazioni. Sono dovuti principalmente dalla ferita placentare, provocata dal distacco della placenta post parto, e dall’eliminazione dei tessuti uterini, i residui della decidua (la mucosa dello strato interno dell’utero). Possono essere espulsi per circa 3-6 settimane dopo il parto.

sangue lochiazioniQueste perdite di sangue sono dovute alle contrazioni uterine, che stimolate dall’ossitocina, favoriscono l’involuzione uterina.

Con il passare dei giorni possono assumere caratteristiche differenti anche se possono variare non poco da donna a donna.

  • Nei primi giorni hanno colore rosso e possono essere abbondanti e presentare piccoli coaguli di sangue (lochiazione rubra). 
  • Dopo 3-4 giorni diminuiscono in quantità e assumono un colore rosato o bruno e una consistenza più liquida (lochiazione sierosa), fino a diventare con il passare dei giorni, sempre più scarse e di colore chiaro (lochiazione alba).
  • Al decimo giorno capita frequentemente che le perdite riprendano di nuovo di colore rosso, soprattutto se vengono compiuti sforzi eccessivi rispetto a quanto il corpo sia in grado di sostenere in quel periodo. 

Capita spesso di sentire un maggior flusso di sangue durante l’allattamento e, soprattutto al secondo o successivo parto, le contrazioni uterine (morsi uterini) possono essere percepiti con maggiore dolore. 

 

L’igiene necessaria è quella di base e bisogna usare una protezione mestruale adeguata che permetta di monitorare le lochiazioni e il loro colore. 

Normalmente i lochi sono fisiologici, qualora si presentassero situazioni particolari (quantita’ abbondante, malodore, colorazione differente da quelle descritte precedentemente o fossero associate a altra sintomatologia) è necessario rivolgersi al personale sanitario di riferimento.

Le lochiazioni vanno distinte dal capoparto, cioè la prima mestruazione dopo la nascita. Nelle donne che allattano al seno il capoparto si può presentare anche dopo molti mesi, di solito correlato alla durata dell’allattamento o ad una diminuzione dello stesso.

 

Post parto ecologico – è davvero possibile

Siamo sempre stati abituati a vedere i famosi “pannolini” assorbenti post parto che tutto sembrano fuorchè comodi e traspiranti, soprattutto in un momento di forte sensibilità vaginale. Dunque pensare a un post parto ecologico ci sembra impossibile.

assorbenti_lavabili_post_parto_cotone_teby4779Può sembrare impossibile che mutande e assorbenti lavabili possano davvero far fronte a una perdita così importante come quella che interessa il post parto, ma in realtà sono pensati apposta per questo periodo. Ad esempio, gli assorbenti lavabili post parto Teby Pink hanno un soffice velours di cotone biologico certificato Gots che rimane morbido anche dopo molti lavaggi a differenza del semplice cotone. E’ particolarmente indicato per le pelli più sensibili, che si irritano con facilità e che hanno subito episiotomia. Nella tasca apposita, è possibile inserire un doppio inserto in microfibra per garantire una massima assorbenza. 

 

Post parto ecologico – quale supporto usare 

Coppetta mestruale 

La coppetta mestruale è un dispositivo molto utilizzato per le mestruazioni, perchè pratico, comodo, ecologico e duraturo. Ma può essere utilizzato nel periodo delle lochiazioni post parto? 

Diciamo che non è consigliabile utilizzarla nell’immediato post parto, ma sarebbe meglio aspettare i 40 giorni/6 settimane – dopo la visita ginecologica-ostetrica.  Vediamo insieme quali potrebbero essere le maggiori difficoltà/controindicazioni nell’utilizzo della coppetta mestruale.

Teby Cup - Coppetta mestruale - Pink - Retailers

  • Rigidità dei muscoli del pavimento pelvico

La tensione nel pavimento pelvico può rendere difficile o quasi impossibile inserire la coppetta mestruale, generare dolore e disagio sia durante l’inserimento che la rimozione. 

  • Debolezza o lassità dei muscoli del pavimento pelvico

Il parto può portare a una debolezza o lassità dei muscoli del pavimento pelvico, che ha un impatto anche sulla coppetta mestruale. Potrebbe essere più facile inserirla, ma più complesso tenerla

  •  Cambiamenti ormonali

Dopo il parto e durante l’allattamento, il pavimento pelvico è privo di estrogeni, un ormone vitale per la salute dei tessuti e dei muscoli. La diminuzione degli estrogeni nella vulva e nella vagina può portare a diradamento, secchezza e sensibilità della pelle. Questi cambiamenti ormonali possono contribuire a sensazioni di prurito, bruciore o lacrimazione quando si inserisce qualcosa per via vaginale, compresa la coppetta. 

  • Tessuto cicatrizzato

Il tessuto cicatriziale nella vulva, nella vagina o nella cicatrice del cesareo, essendo poco flessibile, può contribuire a ridurre l’elasticità dei muscoli del pavimento pelvico. Ciò può rendere doloroso, scomodo e impegnativo l’inserimento della coppetta mestruale. 

  •  Coordinazione muscolare

Una scarsa coordinazione muscolare può farti avere difficoltà a rilassare i muscoli durante l’inserimento della coppetta mestruale e può farti spingere verso il basso quando la coppetta viene inserita provocandone la fuoriuscita.

Inoltre la cervice subisce delle modifiche durante il travaglio e il post parto. Questo insieme alla tonicità o meno del pavimento pelvico, può portare a dover rivedere le dimensioni della coppetta mestruale e la sua rigidità/morbidezza. 

Per questo si suggerisce prima di effettuare la visita dopo i 40 giorni e anche una valutazione del pavimento pelvico, prima di procedere all’utilizzo della coppetta mestruale. 

Assorbenti e mutande lavabili

mutande post parto ecologicoUn post parto ecologico è possibile, alternando l’utilizzo di assorbenti e mutande lavabili. Gli assorbenti lavabili sono maggiormente indicati, soprattutto per i primi giorni durante le lochiazioni rubra che sono più abbondanti. Infatti è possibile aumentarne l’assorbenza aggiungendo gli strati. Inoltre il colore bianco degli assorbenti, permette di monitorare il colore delle lochiazioni, che come abbiamo detto, è un importante segno di salute. 

Le mutande possono essere utilizzate nei giorni successivi, quando le lochiazioni iniziano ad essere meno abbondanti e di colore più chiaro – seriosa e alba, poichè le mutande possono essere meno assorbenti e soprattutto il colore della stoffa può rendere più difficile il monitoraggio dei lochi.

Ad ogni modo, entrambi i supporti Teby Pink rispettano la condizione di estrema sensibilità della zona pelvica nel puerperio, essendo in cotone bio certificato e in materiale naturale facile anche da lavare e riutilizzare in poco tempo. Il loro utilizzo, permette dunque di vivere un post parto ecologico nel rispetto del proprio corpo e dell’ambiente. 

A tutte le donne che stanno vivendo questo periodo speciale o che si apprestano a viverlo, o lo hanno appena vissuto, va un pensiero e l’augurio di viverlo con tutta la lentezza e la cura che necessita. 

 

Questo articolo è stato scritto grazie alla collaborazione della

Dott.ssa in Ostetricia Francesca Papetti

Essere ostetrica per me e’, essere con le donne, in qualsiasi fase esse si trovino, accompagnandole, facendole sentire sostenute, ascoltandole, e comprendendole.
Credo in una visione olistica della persona per cui ognuno di noi e’ composto da un corpo, una mente e un’anima, e proprio per questo credo nella bellezza della nostra unicità’.
L’universo femminile e’ qualcosa di prezioso, e come tale mi impegno nel dare il mio contributo di conoscenza, supporto e risveglio alle donne perché  possano ritrovare gli strumenti, che sono dentro di loro, e che permettono loro di riscoprirsi nella loro essenza.
Laureata nel 2002 in “ostetricia”, ha lavorato per anni in sala parto, diventando madre ha scelto di dedicarsi integralmente ai propri bambini per gli anni più impegnativi della loro crescita, successivamente è tornata nel ruolo di ostetrica collaborando in consultorio, che le ha permesso di vivere la bellezza e la “vastità” dell’essere donna. Da qualche anno ha scelto di dedicarsi alla libera professione per potermi aprire alle molteplici opportunità di accompagnamento alla donna.

La trovi qui @universofemenino.francesca

 

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Teby

Sono diventata mamma e quando ho scoperto il mondo dei lavabili nel 2011 me ne sono innamorata. Ho provato diverse marche modelli ma non trovando il mio pannolino ho iniziato a cucirli per il mio bimbo, quei primi prototipi si sono trasformati in un brevetto ed è nato il marchio Culla di Teby.
Negli anni la nostra famiglia è cresciuta in tutti i sensi. Abbiamo pensato a nuovi prodotti che potessero accompagnare tutta la famiglia in un mondo più pulito e zero waste, inserendo in produzioni prodotti ecologici per tutte le donne e le nostre case sempre più green.

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